Angelo Poliziano,umanista della seconda metà del '400 nella sua opera principale"Stanze per la giostra"esalta due temi. Il primo è un motivo encomiastico,mira infatti ad esaltare la signoria medicea ed in particolare Giuliano de' Medici;il secondo è un tema non del tutto originale,ma analizzato nei secoli da molti letterati :l'amore platonico. Passo molto rilevante è quello che tratta l'apparizione della bella Simonetta al giovane Iulio.Egli non credendo nel vero amore,ma preferendo a questo sentimento la caccia,viene imbrogliato dal dio Cupido che crea una finta cerva,la quale inseguita da Iulio lo porterà ad incontare la ninfa Simonetta di cui s'innamorerà perdutamente.Questo incontro,non può che essere definito Amore. La descrizione di quest'ultimo, o meglio la causa scatenate viene descritta sulla base di due importantissimi stili che hanno determinato le composizioni precedenti a Poliziano. In primis lo stile provenzale da cui viene tratto appunto il rapporto tra uomo e donna dove è quest'ultima ad essere maggiormente esaltata tanto da esserne servili. In queste ottave sono i colori che richiamano lo stile,quelli utilizzati per descrivere Simonetta sono tenui e stanno ad indicare tutta la dolcezza e la bontà della donna amata.(e.g. v.1 candida è ella, e candida la vesta). Secondo stile a risaltare,non per questo meno importante è il dolce stil novo,del quale importantissimo esponente fu Dante. Lo stile afferma un nuovissimo concetto di amore e di conseguenza della donna che diventa la donna angelo,poichè ad essa appartiene la virtù e la responsabilità d'intercedere tra l'uomo e Dio.(e.g. v.3 dall'aurea testa; v.4 umilmente superba)tutto questo sta ad indicare e ad enfatizzare quanto l'amore nettamente platonico,abbia influenzato qualsiasi tipo di scrittore e scrittura. Per decenni si è trattato questo sentimento che ha un duplice risvolto,difatti l'amore non porta solo gioia e felicità,ma anche dolore,sofferenza,patimenti qualora la propria donna-angelo se pur buona e dolce non ricambi il sentimento dell'uomo che tanto la eloggia e la esalta. Possibilità che viene riportatat anche nelle ottave di Poliziano,infatti l'amore è determinato dalla dea Afrodite,dal suo umore e sopratutto dalla sua felicità (e.g. v.23 tanti cori Amor piglia,fere o ancide,quanto ella o dolce parla o dolce ride.). Di estremo esempio per questo è Catullo,servile fino allo stremo per la sua bella Lesbia che lui tanto ama,per cui perisce terribili pene d'amore ;poichè ella ama tutti tranne che il suo umile poeta che le dedica poesie appassionate (e.g. carme 5,carme 51). Il poeta latino solo nel carme 72 capisce chi sia verante la donna che tanto ha amato dinfatti la disprezza con parole aspre.
Federica Mastino
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Ciao Federica,
RispondiEliminacorreggi "scatenate" con "scatenante"; non è ciaro "tanto da esserne servili". Correggi "eloggia"; "allo stremo" meglio "all'estremo"; sostituisci "perisce" con "soffre"; "dinfatti" con "infatti". Per il resto va bene, anche se si ha una certa difficoltà a seguire il filo principale del discorso.
Saluti,
il prof