mercoledì 15 ottobre 2008

L'amore nelle "Stanze per la giostra", lo stile di Poliziano

Fu nel 29 gennaio 1475 che Lorenzo il Magnifico, signore di Firenze, decise di organizzare una giostra commemorativa dell'accordo di pace tra le principali potenze italiane, stipulato l'anno precedente. Proprio grazie a tale giostra il poeta umanista Angelo Poliziano diede vita ad un poemetto, considerato il suo capolavoro, le "Stanze per la giostra"; tale poema, però, rimase incompiuto, a causa della morte di Giuliano de' Medici, fratello di Lorenzo e protagonista del poemetto, sotto il nome di Iulo, giovane aitante e assai esperto nella caccia, sprezzante però dell'amore, e pertanto oggetto della rabbia di Cupido, che con un astuto stratagemma lo porta al cospetto della bellissima ninfa Simonetta. L'amore platonico tra i due è il tema su cui verte il poema, cosa oltremodo insolita, essendo l'opera un componimento in "ottave" e dunque di carattere puramente celebrativo di giochi e gare; tuttavia, l'ambiente della giostra entro il quale si svolge la vicenda non è altro che un'espediente, come sottolinea anche Ghino Ghinassi, che non impedisce certo al Poliziano di inserire argomenti e tematiche secondo il suo gusto, citazioni da altri celebri autori, come la candida cerva che conduce Iulo dalla ninfa, di influenza petrarchesca, riferimenti a poeti volgari come Dante, e ancora altri autori greci e latini del calibro di Ovidio, Virgilio e Claudiano (de raptu Proserpinae). Essenziale è anche la ripresa dei caratteri dell'orfismo che si ritrovano nel comportamento di Iulo, dedito alla caccia e votato alla castità come la dea Diana; da tali comportamenti ci si può liberare, secondo Poliziano, solo con la scoperta dell'amore e il totale abbandono ad esso, pena una lugubre prospettiva di morte, cui andrebbe incontro Iulo con il suo comportamento, anche questo suggerito dal fatto che la dea Diana non solo è associata alla caccia ma anche alla morte.
A questo punto l'importanza dell'amore è palese nel componimento. Non solo è referente di un messaggio morale, ma influenza anche lo stile di Poliziano, tanto tendente alla perfezione linguistica per mezzo di riusciti connubi tra i vari stili letterari e un lessico molto selezionato, quanto propendente al perfezionare l'opera moralmente e psicologicamente attraverso l'amore, nucleo insieme tematico e ideologico del poema.

Stella Corda

2 commenti:

  1. Ordunque, da brava allieva della De Giorgio sfoggi un lessico che, conoscendoti, deve almeno suggerire l'aspetto ironico dell'opera, perché, amettilo, mentre scrivevi del giovane aitante votato alla castità stavi perlomeno sogghignando!
    Elisa

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  2. Ciao stella,
    concordo con Elisa! Brava, il testo è ben scritto e buona l'idea di focalizzare lo stile; forse avrei dato più spazio proprio a questo.
    Saluti,
    il prof

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