mercoledì 15 ottobre 2008

UMANESIMO E RINNOVAMENTO

Con il termine Umanesimo si intende identificare un movimento letterario, intellettuale ed artistico che ebbe origine in Italia nel quattordicesimo secolo, durante il quale, l’uomo acquistò una rinnovata fiducia in se stesso.
Gli intellettuali presero come riferimento i capolavori dell’antichità per realizzare le loro opere, li studiarono e li rielaborarono, si distaccarono dal pensiero Medievale. In questo profondo rinnovamento spirituale e progressivo modificarsi della civiltà, alla visione religiosa della vita, di influenza medievale, se ne sostituì un’altra, secondo la quale l’esistenza terrena ha una sua propria dignità, a prescindere da un fine ultraterreno dell’uomo.
Gli Umanisti si dedicarono quindi allo studio dell’humanitas (vocabolo con cui si denotano le qualità umane in sè, valutate e apprezzate a prescindere da qualsiasi altra considerazione) piuttosto che della divinitas (termine che implica una concezione dell’ uomo determinata dalla provvidenza e situato quindi in una prospettiva religiosa).
Gli intellettuali Umanisti considerarono l’uomo come l’ arteficie del proprio destino, caratterizzato da un atteggiamento decisamente individualista.
I principali rappresentanti del citato movimento letterario furono:
Poggio Bracciolini, che, nella sua opera “riscoperta di codici nel monastero di San Gallo”, ci trasferisce l’entusiasmo nella ricerca e scoperta di testi classici e il suo amore per il passato;
Leon Battista Alberti che con il brano “l’uomo è artefice del proprio destino”, ribadisce il pensiero classico umanista, nel quale l’uomo è responsabile delle proprie fortune e delle proprie disgrazie;
Angelo Poliziano che nel “Simonetta e Iulio: apparizione e innamoramento” tratto dalle Stanze per la giostra, ci fa notare come non sia tanto importante il contesto nel quale si svolge l’azione ma piuttosto il citare e il rimandare il lettore a poeti quali Dante e Petrarca: si nota infatti come il suo stile richiami quello utilizzato da quest’ultimo e come la fanciulla Simonetta abbia le stesse peculiari caratteristiche della donna-angelo di Dante, con la sua “aurea testa”, con la “candida veste”e con un fascino che potrebbe perfino salvare l’uomo dal peccato.
Questi autori sono solo alcuni dei poeti che abbracciarono e divulgarono questa nuova linea di pensiero, che permise di salvare alcuni importanti frammenti papiracei dall’incuria del tempo e offrirci l’opportunità della loro consultazione.


Silvia Pinna

1 commento:

  1. Ciao Silvia,
    ti segnalo "sè" da correggere con "sé", "situato" con "situata", "arteficie" con "artefice". Trovo un po' pesante l'espressione "caratterizzato da un atteggiamento decisamente individualista". Non è corretto parlare di opera "riscoperta... Gallo", perché è solo il titolo dato dall'antologizzatore al brano dell'epistola che troviamo nel manuale; stesso problema per Alberti e per Poliziano. Direi "da questi" e non "da quest'ultimo".
    Nel complesso la riflessione è buona, anche se soffre di una certa schematicità ed entra solo alla fine nel merito delle Stanze. L'ultimo periodo è un po' generico.
    il prof

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