mercoledì 15 ottobre 2008

Opera encomiastica o mitologica?

“Le Stanze per la Giostra” di Angelo Poliziano è un poema narrativo con cui il poeta intende celebrare il successo di Giuliano de’ Medici nei giochi istituiti dal fratello Lorenzo il Magnifico, in occasione del raggiunto accordo di pace tra le principali potenze italiane nel 1474, grazie all’azione diplomatica dello stesso Lorenzo.
Il poema nasce quindi con intento encomiastico, atto cioè a elogiare le doti e le imprese dei personaggi dell’opera, sulla scia del romanzo cavalleresco del 1400. E’ scritto in volgare, anche se numerose sono le influenze di molti stili letterari come il Dolce Stil Novo o lo stile petrarchesco.
Durante la narrazione accade tuttavia che il racconto venga interrotto da frequenti divagazioni di carattere amoroso e mitologico che fanno perdere di vista il fine del poema: elogiare l’impresa Giuliano; il tema della giostra e della vittoria non sono infatti neppure trattati, mentre molto spazio è dedicato alla descrizione del primo incontro tra Iulio e Simonetta, paragonata ad una ninfa della tradizione classica, e alla descrizione del regno di Venere.
D’altra parte l’opera è incompleta e non sappiamo in quale modo Poliziano intendesse continuare “Le Stanze” che, fino al momento della brusca interruzione, rispecchiano soltanto il gusto letterario personale di Poliziano.


Giuliana Siddi

2 commenti:

  1. Ciao Giuliana,
    la riflessione è più una "notizia" che un microsaggio, tuttavia è ben scritta e misurata. Cambierei "anche se numerose" fino a "petrarchesco", perché in definitiva la scelta del volgare non si oppone all'influenza dello stilnovo e del Petrarca del Canzoniere. Toglierei "anche se" e lo sostituirei con "e numerose sono le influenze dello stilnovismo e di Petrarca". Direi di correggere "l'impresa Giuliano", perché detto così sembra il nome di una ditta (eheheheh).
    il prof

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  2. Breve e concisa come solo tu sai essere, cara Giuggia. E' fatto bene, mette ben in luce i punti chiave della tua trattazione. Solo una cosa, forse avresti dovuto fare dei riferimenti al testo per renderlo più "saggio".
    Bel lavoro, comunque.
    Frampe (Francesca)

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